lunedì 28 ottobre 2013

Vado e thorn.

Un pezzo di una tavola di prova per il progetto che pian piano prende forma. Qui per la prima volta ho incluso nel processo di inchiostrazione una penna BIC. Non mi ci sono trovato male, devo dire.

sabato 26 ottobre 2013

La C.

Ed infine, l'ultima uscita Lucchese.


Era nel 2008, e proprio su questo blog, che cominciò l'avventura di Caspita. All'epoca ero un ragazzo allo sbando, tutto il giorno in giro sulla mia cabriolet a fischiare alle ragazze, a fare le sgommate al vecchio porto e a fare i palloni col chewing gum. 

Poi arrivò Caspita, e capii.

Onestamente non avrei mai pensato di vederle pubblicate. Le avevo anche mandate in giro, ma le risposte di solito erano "mah, le vignette non vanno" oppure "non è nella nostra linea editoriale" oppure "smetta di mandare tutte queste email a Sua Santità". Poi un giorno il mio buon amico Paolo Bassotti, scrittore, critico musicale, indossatore professionale di cappelli a coppola, traduttore, vignettista eccelso, mente stratosferica nonché forse il più grande e antico fan di Caspita, mi disse che di straforo aveva mostrato alcune vignette del Professore alla sua casa editrice, e che se ne erano innamorati. Ci volle poco perchè le cose prendessero il largo.

Il libro dunque uscirà edito dalla Castelvecchi, non nella loro sezione "fumetto" ma nella collana di narrativa. Il che vuol dire che lo troverete nelle librerie ma probabilmente non nella sezione fumetto (che è quel piccolo angolo con le tane dei topi, alcuni barboni che cercano di farsi le coperte con i volumi di Eisner e un ragazzo che sfoglia i volumi di Manara con una mano sempre in tasca).

Inoltre, io avrò anche un centinaio di copie numerate, che venderò personalmente a chi le vorrà, associandole ad un piccolo EXTRA che in questi giorni sto ultimando. Chi le volesse, dunque, mi contatti qui o su Facebook e io gliele tengo da parte.

L'assetto delle vignette è stato leggermente modificato per la versione cartacea: saranno impostate così, in modo che ogni volta che girerete pagina, ci sarà un nuovo brevetto che vi attende.


Caspita sarà un volume di 192 pagine, 19x9 cm. Conterrà brevetti, uno sguardo ai laboratori Caspita e al suo staff, delle rivelazioni sulla storia del Professore, e molto altro. Odorerà di carta ed entrerà nelle vostre tasche a patto che abbiano una capienza di almeno 19x9 cm. Costerà 12,90. Le versione numerata con l'EXTRA costerà leggermente di più.

Io, spero che vi ridete.

giovedì 17 ottobre 2013

La D.


In questa Lucca C&G come sempre piena di uscite, vedrà la luce anche il raccoltone di Drakka
in Italiano, edito dalla Renoir. 160 pagine di menare. Per chi segue questo blog non sarà una novità, anzi, sono quasi 4 anni che scrasso le palle con Drakka.. però l'edizione italiana è una cosa a cui tenevo in modo particolare.

Un po' perchè all'interno delle italiche sponde non sono mai stato pubblicato se non in veste di colorista; un po' perchè così posso fare pubblicità a Drakka senza che niente ne venga all'Ankama, che se non fosse ancora chiaro dal mio livore accennato qua e là, mi ha fatto vivere in maniera pessima tutto il lavoro (e può vantare così come suo unico merito quello di avermi fatto provare come la totale assenza di professionalità e rispetto per l'altrui lavoro non è affatto un'esclusiva del belpaese); un po' perchè così finalmente posso leggere anche io la storia, che prima nei balloon c'erano tutte parole strane con gli accenti che non si capiva niente.

No, scherzo.

In Drakka ci ho messo così tanto amore per questo lavoro, che riesco a tollerare anche tutti gli errori che ci vedo dentro quando lo rileggo. E per me è tanto.

Insomma, leggetelo! Io sarò al banchetto della Renoir a disegnare sui vostri albi.

Qui un'anteprima dell'albo in italiano!
Qui di seguito la bozza della copertina e altre bozze di proposte scartate.




mercoledì 16 ottobre 2013

La O.

Disegno: Emiliano Mammucari
Colore: Lorenzo De Felici

Oggi, di soppiatto, esce nelle edicole Orfani.
Nessuno lo sapeva, non se ne parla molto in giro, ma è giusto che si sappia.

Quasi 2 anni fa chiudevo la 150esima ed ultima tavola di Drakka. Chiuso il lavoro che tanto ha significato per me quanto poco ha significato per il suo simpaticissimo editore francese, mi apprestavo a temporeggiare prima di cominciare un altro lavoro come disegnatore, ritornando momentaneamente nelle mie vesti di colorista.

Alla faccia del temporeggiare momentaneamente, dico oggi col senno di poi.

Colorare le tavole di Emiliano, poi di Massimo, poi di Gigi, è stato un lavoro tostissimo. Fatto con un obiettivo forte in mente, una sorta di ideale di novità al quale tutti concorrevamo in questo strano coro che si fa interpretando le pagine dello spartito ognuno chiuso a casa sua. Nello specifico di Orfani, ai soliti mantra che mi ripeto mentre lavoro, tipo "fai il meglio che puoi", "lavora con pazienza", "non sederti sulla gamba che sennò si addormenta" se ne sono aggiunti altri come "è il rilancio del colore in Italia", "il colore qui è un punto cardine", e "dovrei bere più acqua".

Avremmo potuto intaccare finalmente la leggendaria frustrazione del colorista, un manufatto leggendario racchiuso in un altare di travertino sul quale è incisa la formula maledetta: "Tanto del colore di solito se ne parla quando è bruttarello per dire che rovina il disegno, quando invece è azzeccato dicono che funziona il disegno, mica il colore".

Per me che non credo troppo nella costruttività delle lamentele di settore e voglio far parlare il mio lavoro, Orfani era l'occasione con la O maiuscola (e con lo spacchetto).

Un paio di settimane fa ho avuto finalmente l'onore di tenere il primo albo tra le mani. Ho messo la cassetta nello stereo, e ho sentito la voce del coro. E che non si confonda nelle urla della promozione quando dico: io una roba come Orfani non l'avevo mai sentita.

mercoledì 9 ottobre 2013

Badminton.










































Reduce da una tempesta di dediche prima in Normandia e poi a Barsac, apprestati gli ultimi ritocchi al volume di Caspita (del quale vi parlerò più nel dettaglio nei prossimi giorni), consegnata la nuova copertina per l'integrale di Drakka (che vedrete anch'essa a breve da queste parti), fervono ormai i preparativi per la trasferta Lucchese. E quest'anno, complice anche il lancio stroboscopico di Orfani, sarà una Lucca più intensa che mai. Stanchezza e soddisfazione giocano un'appassionante sfida a badminton nella mia testa, ma il volano chiaramente preferisce abbattersi più spesso sul terreno della soddisfazione, traghettandola punto dopo punto verso un'estenuante capitolazione. Spero di riuscire a raccogliere l'entusiasmo necessario prima della nuova partenza. A presto!